Quando mia moglie ha fatto l'ecografia al 5° mese di gravidanza, ci siamo accorti che il bambino aveva il piede destro torto. Appena è nato nell'ospedale di Macerata, abbiamo fatto osservare all'ortopedico la situazione di nostro figlio che ha provveduto prima di uscire a fargli il gessetto anche se l'ospedale di Macerata non è pediatrico. Questi gessetti poi si sono ripetuti ogni settimana per circa 3 mesi dopodiché l'ortopedico ci ha indicato di farlo visitare dall'ortopedico pediatra Pagnotta che utilizza il metodo ponseti e che lavora presso l'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma Palidoro. Il Prof. Pagnotta è stato colui che ha tradotto in lingua italiana il metodo Ponseti. Fin dall'inizio il Prof. è stato molto gentile dando all'ortopedico di Macerata il suo cellulare per farci mettere in contatto. Un sabato mattina siamo andati subito nel suo studio privato ad Amelia per fare la visita al piede destro torto. Appena l'ha visto subito ci ha detto non è grave ma è bene iniziare subito a fare i gessetti all'ospedale Bambin Gesù di Roma Palidoro e poi ci ha fatto conoscere una famiglia di Macerata con lo stesso problema di nostro figlio e ci ha incoraggiato in questo cammino! Senza esitare siamo andati il martedì seguente al Bambin Gesù per iniziare in day hospital i gessetti. Anche qui ogni 8/10 giorni siamo andati a Roma per rifare il gessetto per circa 1 mese. Nel frattempo la Regione Lazio ha cambiato legge e per cui tutti coloro che erano residenti fuori Regione dovevano rimanere in ospedale per 2 notti consecutive. Solo un familiare poteva rimanere con nostro figlio e per cui abbiamo scelto che mia moglie rimanesse con nostro figlio ed io ho trovato ospitalità presso un mio parente e poi un'amica. Solo alla fine abbiamo saputo che c'era la possibilità di alloggiare presso la struttura Casa Ronald all'interno dell'ospedale Bambin Gesù! L'ospedale Bambin Gesù fornisce o il cibo a chi fa assistenza al bambino/a oppure i pannolini. Noi abbiamo preferito poretarci da casa i pannolini e che l'ospedale ci fornisse il cibo necessario anche se una volta si sono dimenticati di darci la cena, poi su nostra segnalazione ci ha fornito qualcosa di leggero!
Dopo un mese di gessetti ha fatto l'intervento al tendine di Achille. Dopo l'intervento ancora 4 volte ha dovuto fare i gessetti ed infine ha messo il tutore Dennis Brown che fortunatamente ha passato l'ospedale di Macerata visto il prezzo di € 1.107,71 + IVA 4%!!!!! Il tutore all'inizio l'ha dovuto mettere per 22 ore al giorno per 1 mese ora invece può anche non indossarlo purché nei primi 10 minuti di ogni ora gli facciamo il massaggio, ma noi abbiamo preferito farlo indossare per 20 ore al giorno e nelle 4 ore gli facciamo il massaggio al piede per circa 10 minuti di ogni ora! Ora il piede è quasi come quello sano, ma all'inizio era impossibile guardarlo! Quello che raccomandiamo è di non perdere la pazienza, di parlare e di non tenersi dentro niente, perché solo con il dialogo si riesce a superare le cose. Purtroppo quasi nessuno ti dà informazioni se tu non chiedi cosa che invece è bene dare senza che nessuno ti chieda! Se hai bisogno di qualche informazione contattami pure, sarà per me un piacere poterti aiutare in questa bellissima realtà! Un grazie speciale va al pediatra dell'ospedale di Macerata che nella scheda di mio figlio ha scritto far vedere il piede destro all'ortopedico, altrimenti sarebbe stata dura trovare la strada. Poi grazie ancora l'ortopedico che ci ha seguito, ci segue e ci seguirà! Non da meno un grazie speciale al Prof. Pagnotta che ha eseguito l'intervento con successo!!!! Le vie del Signore sono infinite!!!!
venerdì 15 aprile 2011
Skype in Italia, in Cina ed in Francia
Il Ministro Maroni a proposito di Skype ha detto: «Gli affiliati della ‘ndrangheta non parlano più col cellulare o col telefono fisso ma con Skype e questo rende praticamente impossibile l’intercettazione. In questi giorni c’è il dibattito politico sulle norme, ma qui in realtà dobbiamo capire come fare con le nuove tecnologie. Tecnicamente potremo intercettare le chiamate via skype solo se la società metterà a disposizione le specifiche tecniche. Su questo problema abbiamo anche avviato una commissione tecnica, con la presenza anche di un rappresentante del Cnr [...] Non escludo, visto che la società ha sede a Lussemburgo, di chiedere alle autorità europee di intervenire in qualche modo.
Dopo YouTube, Facebook, Twitter e altri siti sono tempi difficili però anche per Skype in Cina. Secondo quanto riferisce il Telegraph il regime cinese potrebbe rendere l'utilizzo di Skype illegale.
Nel prossimo futuro si potranno fare telefonate via Internet solo utilizzando le reti controllate direttamente dal governo mediante China Unicom e China Telecom. Un provvedimento del genere renderà di fatto Skype inutilizzabile dalla Cina.
Wang Chen, un deputato del dipartimento della propaganda cinese ha dichiarato: 'da novembre 350 milioni di informazioni rilevanti sono incluso testo, foto e video sono state cancellata dalla Internet cinese'. D'altronde gli utenti cinesi di Internet da controllare sarebbero più di 450 milioni, una massa di contenuti quasi impossibile da monitorare.
Skype assicura comunque che si potrà continuare ad usare il suo servizio attraverso il suo partner Tom Online.
A pensare questo è la Francia, o meglio la loro autority delle telecomunicazioni, che ha affermato che Skype opera al di fuori del diritto francese ed è dunque da considerarsi fuorilegge. Parole e giudizi pensatissimi che potrebbero in qualche modo influenzare anche le autority dei restanti Paesi europei, tra cui anche quella italiana.
A dire la verità, l’accusa è molto vecchia, e risale al 2007, così come la denuncia alla Procura della Repubblica Francese. L’allora procedimento, però si interruppe perchè Skype cambiò sede e trasferì i propri uffici in Lussemburgo.
Il caso ora si riapre, poiché Skype sarebbe sul procinto di venire quotata in borsa e la Commissione statunitense per i titoli e gli scambi (SEC), fa sapere che Skype dovrebbe in qualche modo risolvere i suoi problemi, pena una riduzione del valore.
Inoltre, è sotto gli occhi di tutti, l’antipatia dei gestori di telefonia tradizionali nei confronti di Skype, che viene vista come una grave minaccia. Ricordiamo, tanto per citare alcuni casi, i blocchi alle chiamate Voip sulle reti 3G di moltissimi gestori europei.
Ma quali sono le accuse che la Francia muoverebbe contro Skype?
L’AGCOM francese, fa sapere, che Skype non avrebbe risposto alla richiesta di “dichiarazione obbligatoria“, a cui devono sottostare tutti i gli operatori elettronici che lavorano o operano sul territorio francese. Skype inoltre dovrebbe sottostare a tre regole fondamentali: dovrebbe garantire le intercettazioni dei propri utenti in caso di gravi motivi di sicurezza, dare la possibilità di chiamare i numeri di emergenza e consentire la number portability.
Dopo YouTube, Facebook, Twitter e altri siti sono tempi difficili però anche per Skype in Cina. Secondo quanto riferisce il Telegraph il regime cinese potrebbe rendere l'utilizzo di Skype illegale.
Nel prossimo futuro si potranno fare telefonate via Internet solo utilizzando le reti controllate direttamente dal governo mediante China Unicom e China Telecom. Un provvedimento del genere renderà di fatto Skype inutilizzabile dalla Cina.
Wang Chen, un deputato del dipartimento della propaganda cinese ha dichiarato: 'da novembre 350 milioni di informazioni rilevanti sono incluso testo, foto e video sono state cancellata dalla Internet cinese'. D'altronde gli utenti cinesi di Internet da controllare sarebbero più di 450 milioni, una massa di contenuti quasi impossibile da monitorare.
Skype assicura comunque che si potrà continuare ad usare il suo servizio attraverso il suo partner Tom Online.
A pensare questo è la Francia, o meglio la loro autority delle telecomunicazioni, che ha affermato che Skype opera al di fuori del diritto francese ed è dunque da considerarsi fuorilegge. Parole e giudizi pensatissimi che potrebbero in qualche modo influenzare anche le autority dei restanti Paesi europei, tra cui anche quella italiana.
A dire la verità, l’accusa è molto vecchia, e risale al 2007, così come la denuncia alla Procura della Repubblica Francese. L’allora procedimento, però si interruppe perchè Skype cambiò sede e trasferì i propri uffici in Lussemburgo.
Il caso ora si riapre, poiché Skype sarebbe sul procinto di venire quotata in borsa e la Commissione statunitense per i titoli e gli scambi (SEC), fa sapere che Skype dovrebbe in qualche modo risolvere i suoi problemi, pena una riduzione del valore.
Inoltre, è sotto gli occhi di tutti, l’antipatia dei gestori di telefonia tradizionali nei confronti di Skype, che viene vista come una grave minaccia. Ricordiamo, tanto per citare alcuni casi, i blocchi alle chiamate Voip sulle reti 3G di moltissimi gestori europei.
Ma quali sono le accuse che la Francia muoverebbe contro Skype?
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